La Punta Corrasi è la più alta (1463 metri) del complesso montuoso calcareo-dolomitico chiamato Supramonte. Questo complesso ha un’estensione veramente enorme, circa 35 mila ettari e comprende cinque comuni: tre in Barbagia (Oliena, Orgosolo e Dorgali), due in Ogliastra (Baunei e Urzulei). Abitato sin dalla preistoria con diversi siti pre nuragici e nuragici, è caratterizzato da altopiani e doline, foreste, grotte e canyon.
La Punta Corrasi è una meta ambita di molti appassionati di trekking che arrivano ad Oliena per scalarla. Raggiunta la cima, il Monte Corrasi regala dei panorami mozzafiato: se siete fortunati potrete godervi la catena montuosa del Gennargentu, scorgere sia il Mar Tirreno che emerge dal retro dei gruppi montuosi Tului e Irveri, sia la Piana del fiume Cedrino, vedere nella sua interezza il Monte Ortobene di Nuoro, il Monte Albo e le catene del Marghine e del Goceano, persino la piana di Oristano, insomma un bellissimo panorama a 360 gradi.
Adesso una piccola precisazione: Monte Corrasi o Punta Corrasi? Monte Corrasi indica l’intera vetta montuosa comprendente le punte Carabidda, Ortu Camminu, sos Nidos e Cusidore, mentre per Punta Corrasi si indica l’effettivo apice.
Come arrivare ad Oliena
Da San Teodoro imboccare la strada statale 131 in direzione Nuoro, prendere l’uscita Dorgali seguendo la strada SP38 fino al congiungimento con la strada SP129, seguire sempre in direzione Oliena. Arrivati alle porte del paese seguire le indicazioni per Monte Maccione.
Sentiero per Punta Corrasi
Rifugio Monte Maccione – Scala ‘e Pradu – Punta Corrasi – Scala ‘e Marras
Arrivati in località Monte Maccione, si può parcheggiare l’auto se si vuole fare un trekking più lungo oppure si può proseguire sulla destra lungo la strada sterrata e in parte cementata che conduce in località “TUONES”. Dopo circa 4 km parcheggiate l’auto poco prima di una rotonda che segnala praticamente la fine del tratto percorribile con automobili normali. Il sentiero si arrampica sulla montagna piano piano, mai troppo ripido fino a raggiungere “Pradu”, una suggestiva terrazza naturale, inconfondibile per il suo aspetto lunare e affascinante con una vista spettacolare.
Una volta arrivati a “Pradu” bisogna imboccare il sentiero sulla destra che porta fino a Punta Corrasi. Il sentiero inizia con una leggera discesa ma dopo circa 5 minuti la salita inizierà a farsi sentire. Il percorso è ben segnalato, non impegnativo e porta alla vetta in circa 50 minuti. Ad un certo punto s’incontra un piccolo ripiano per poi salire nuovamente fino ad un dosso dove si trova un bivio: girando sulla destra si percorre l’ultima breve salita tra rocce affioranti, e si arriva in vetta.
Andando a ritroso fino al cartello si prenderà il sentiero sulla destra, fino a raggiungere il bivio per la scala ‘e Marras, il sentiero è in ripida discesa, leggermente impegnativo grazie alla presenza di una pietraia. Continuando la discesa il cammino si fa sempre più facile fino a raggiungere un bosco di lecci centenari e un’ampia carrareccia che porta alla sorgente di Daddana. Proseguendo il facile sentiero si arriva leggermente sotto alla località Tuones nella strada cementata.
Scheda tecnica del trekking
- Grado di difficoltà E
- Tempo di percorrenza 5 h circa.
- km 9.0
- Dislivello +/- 600 metri
- Abbigliamento e Scarpe da Trekking obbligatorio
- K-Way in quanto tira quasi sempre un forte vento in vetta
- Zaino 15/20 l
- Acqua almeno 2 l
Video Monte Corrasi e i suoi mufloni
L’agenzia non organizza escursioni al Monte Corrasi